Sono dei grandi? Ne hanno “appioppata” un’altra.

Alla fine ci sono riusciti. L’orsa KJ2 è stata uccisa.

Alcuni giorni fa un anziano era nel bosco con il suo cane quando l’orso lo ha attaccato in Trentino nella zona dei laghi di Lamar. I vigili del fuoco hanno soccorso l’uomo ferito da un morso a un braccio e da escoriazioni subite nel gettarsi in un canalone approfittando della distrazione che il cane ha causato all’orso.  L’amministrazione locale ha comunque ritenuto necessario convocare un vertice sulla sicurezza. Dopo l’assalto era subito scattata la caccia all’animale, ufficializzata da un mandato dei forestali che autorizzava l’abbattimento. E così è stato. Secondo l’ordinanza, infatti, l’orso aveva attaccato “senza essere provocato”, rivelandosi un esemplare pericoloso per l’intera comunità.
Proprio come Daniza che aveva predato alcuni animali domestici e spaventato alcuni escursionisti ma non al punto da essere classificata come “orso problematico”. La situazione è precipitata dopo quello sfortunato incontro, che è rapidamente diventato un caso politico. Daniza ha smesso di essere un orso ed è diventata un casus belli che ha scoperchiato un calderone di tensioni, risentimenti, caos e mancanze.

Nelle direttive del “Piano d’Azione Interregionale per la Conservazione dell’Orso Bruno nelle Alpi Centro-Orientali” (PACOBACE),
c’è un dubbio sulla  definizione di “orso problematico”: tutte le orse con cuccioli rientrano, per esempio, tra gli “orsi pericolosi”, ma sfugge quale sia il momento in cui “pericoloso” diventa “problematico” e in quali casi l’intervento da attuare debba essere “leggero” o “energico”. Tanto discrezionale da lasciare alla provincia il potere decisionale.

Entrambe vittime di una specie  quella umana – afferma Giovanni De Luca Consigliere con delega al benessere degli animali nell’Unione dei Comuni del Nord Salento- incapace di rispettare gli equilibri naturali e gli spazi comuni. Secondo il mio parere la  provincia è colpevole  sia nei confronti dello Stato che dell’etica umana oltre a non avere alcun rispetto per l’ambiente, gli animali e la pubblica opinione. Si uccide la “dignità e civiltà” dell’Italia.  Questa classe politica al governo della nazione e degli enti locali è impreparata ed inadeguata. Il loro posto dovrebbe essere la galera. Ne hanno appioppata un’altra. Sono proprio dei grandi”. Afferma con sdegno De  Luca che invita a sabotare le vacanze in Trentino Alto Adige.

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